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lunedì 23 novembre 2015

LAVORO E UFFICIO: QUALI I RISCHI PER L'APPARATO MUSCOLO SCHELETRICO. COSA INFLUENZA LA POSTURA E COME POSSIAMO AGIRE PER MIGLIORARLA

Questo è il titolo di un seminario che ho tenuto qualche giorno fa a Milano. Qui di seguito il commento e le riflessioni di un gentilissimo e attento partecipante che mi ha fatto recapitare il giorno successivo.........l'ho trovato bellissimo e lo condivido con voi:

......per chi come me che per quarant'anni è rimasto seduto ad una poltrona di fronte ad  un display, una tastiera, un mouse,, appoggiato sugli avambracci appena sotto i polsi, spostandoli qua e là per far cadere le dita sui tasti di quell'infame ordigno ove le lettere sono disposte secondo una tattica volta a rallentare la velocità della scrittura, figlia di una strategia nata ai tempi in cui lo scrivere dell'amanuense o del giovane di studio era un'arte rislante a Cicerone, ebbene, chi come me avesse ascoltato la conferenza del prof. ...........avrebbe apprezzato incommensurabilmente quella pratica ancor più antica di quel gran Rètore, che nell'arte medica si chiama Osteopatia.
Che fa l'Osteopata? Palpa i muscoli, i tessuti molli e le articolazioni, con tecniche di allungamento, pressione dolce e resistenza allo scopo di riabilitare e migliorare il fisico e, col fisico, la psiche stessa del paziente, perchè i due elementi ben sappiamo non essere separati, di modo che il miglioramento di stato dell'uno è un toccasana dell'altro.
L'Osteopatia, infatti, deriva da: osteon (osso, e qui abbiamo il corpo) e pathia (sofferenza e qui abbiamo l'elemento psichico) ed è una medicina alternativa volta al ripristino dello stato e  equilibrio generale del corpo, delle sue funzioni e del suo benessere, attraverso specifiche tecniche di manipolazione.
Essa ricerca l'equilibrio funzionale, pertanto si ritiene che la salute vada ricercata in un'armoniosa integrazione di corpo e mente.
Si ponga mente ad esempio a come la depressione nevrotica porti a posture infelici e non confacenti al funzionamento di un organo: come quella delusione d'amore che ti fa chinare il capo. lagrimare, gocciolare il naso, sospirare, avanzare a testa bassa, piegare la schiena come per schivare il colpo inferto dal destino e ti riduci a camminare come un granchio per strada mentre l'insonnia notturna ti fa assumere posizioni abnormi, che rendono impossibile il vivere, di modo che hai due motivi di morire, il cuore infranto e la schiena a pezzi.
E' il momento allora , di ricorrere ad un trattamento osteopatico, evitando accuratamente chiromanti e fattucchieri che ti venderebbero un filtro d'amore fatto di erbe raccolte sul ciglio della strada frequentata da cani e polvere di pepe e zenzero macinata fine.
Il trattamento manipolativo osteopatico ti ridurrà il dolore da lombalgia, cervicalgia, dolori vertebrali, problemi posturali derivanti da scorrette posizioni lavorative o dalla gravidanza, cefalea ed emicrania, otiti, vertigini, sinusiti, asma; dolori mestruali e altre problematiche ancora fra le quali la stipsi e quella, dal cui esempio siam partiti, dal cuore infranto; per non dire dei traumi da sport e da scrivania, , quali la disfunzione al gomito del tennista che se non trattata da un osteopata, può alterare l'esecuzione del gesto tecnico e negli anni comportare sovraccarichi che si potranno manifestare anche in zone distanti dall'insorgenza del problema, comportando dolori alla spalla, come di cervicalgie e in altri distretti corporei.
Per non dire della sindrome del tunnel carpale, dipendente da un abuso di martellamento digitale sulla tastiera del p.c.  in concorso al cattivo uso dell'avambraccio sulla scrivania.
Avete inteso che fin qui ho io enfatizzato, in modo alquanto parossistico il tema avente in oggetto: "Lavoro e ufficio, quali i rischi per il sistema muscolo scheletrico" che con competenza, professionalità e ben altra affabulazione ha svolto il relatore Paolo Pezzali. Serata interessantissima, che ha visto l'uditorio attratto dall'argomento e avvinto dalla competenza e dalla affidabilità del relatore, si chiude tra gli applausi dei presenti.

Che dire grazie.........................